giovedì 30 settembre 2010
Tutti fatti come matti!
E alla fine hanno beccato pure lui, Contador. Positivo all'ultimo tour... ma fa ancora notizia? Cacchio quest'anno frenava in salita!
Comunque voglio dargli il beneficio del dubbio ed ecco le sue motivazioni alle quali per ora nessuno ha dato smentita...
Da ansa.it
In una affollata conferenza stampa nel suo paese natale di Pinto, vicino a Madrid, Alberto Contador ha negato oggi di avere assunto volontariamente il clenbuterolo, affermando di essere "vittima di una intossicazione alimentare" per avere mangiato il 20 luglio della carne che gli era stata portata dalla Spagna durante il Tour di Francia. Il triplo vincitore del Tour si è detto vittima di "un errore". Ha spiegato di averne parlato già il 26 luglio con rappresentanti dell'Unione ciclistica internazionale. "La stessa Uci ha affermato che era un caso di intossicazione alimentare, di cui sono stato vittima" ha detto ai giornalisti.
Contador ha detto di poter parlare a "testa alta" e la "verità davanti", convinto della propria innocenza. "Non mi preoccupa che qualcuno metta in dubbio la mia vittoria del Tour - ha assicurato - perché so quel che ho fatto". "La sostanza rilevata - ha aggiunto - non aumenta significativamente il rendimento, non è significativa per migliorare la condizione fisica". E' stato trovato, ha sottolineato, "una milionesima parte" di clenbuterolo, "0,000 0000 05 grammi al millilitro". "Inoltre, ha detto ancora, "é una quantità talmente minima che è impossibile somministrarla, salvo in caso di contaminazione alimentare". Il ciclista spagnolo ha ribadito "alto e chiaro" di essere vittima "di un chiaro caso di contaminazione alimentare". Ha detto che il "filetto di carne" era stato portato dalla Spagna il 20 luglio dall'organizzatore della Vuelta in Castiglia e Leon: "Il cuoco gli aveva chiesto di portare della buona carne". Contador ha precisato di essere stato informato già il 24 agosto dei dubbi suscitati dai risultati delle analisi e di averne parlato con l'Uci due giorni dopo, il 26 agosto, per "dare la mia versione". "Voglio sperare che si possa risolvere bene questo caso", ha detto il ciclista, sottolineando che, essendo leader della corsa, in quei giorni era sottoposto a controlli quotidiani realizzati dallo stesso laboratorio. E questi indicano che la sostanza era scesa drasticamente un giorno dopo e scomparsa l'indomani.
CONTADOR, 3 TOUR E LATO OSCURO OPERACION PUERTO - C'è un lato oscuro all'inizio della carriera agonistica di Alberto Contador, che il campione castigliano era riuscito a far dimenticare con le vittorie a ripetizione nel Tour de France - tre, nel 2007, 2009 e 2010 - fino alla sospetta contaminazione da clenbuterolo, emersa oggi. Ripresosi da un delicato intervento per la rimozione di un edema cerebrale (2004), nel 2006 Contador rischia di essere trascinato nel gorgo dell'Operacion Puerto, che aveva portato all'arresto di Manolo Saiz, direttore sportivo della Liberty Seguros. In un primo tempo il suo nome compare nella vicenda di doping a base di autoemotrasfusioni, ma ne esce ben presto e, dopo un'audizione davanti al giudice Antonio Serrano, responsabile dell'inchiesta, Contador è scagionato. Passa alla Discovery Channel (ex formazione di Lance Armstrong) e l'anno successivo può prendere il via al Tour de France. Contador è il solo che sulle salite riesce a tenere testa allo scalatore danese Michael Rasmussen, che però finisce escluso, sospettato di aver mentito sui luoghi dove si allenava per sfuggire ai controlli antidoping. Lo spagnolo vince il suo primo Tour a 24 anni. L'anno dopo è all'Astana, che però non viene invitata al Tour. Contador si consola con Giro d'Italia e Vuelta. Nel 2009 deve coabitare con Armstrong, tornato alle gare. Una presenza 'ingombrante', ma il giovane ciclista esce vincente dal confronto, sia sotto l'aspetto mentale che fisico. La sua cavalcata al Tour suscita le perplessità dell'ex campione americano Greg LeMond. Ma la sua regolarità ai più alti livelli, proseguita nel 2010, accompagnata da una gestione oculata della corsa, finiscono per dissipare voci e sospetti. Anche perché deve faticare non poco per mettersi alle spalle Andy Schleck, sconfitto di appena 39 secondi. Ad alimentare il lato oscuro di Contador ha contribuito la scarsa confidenza che concede al di fuori del ristrettissimo circolo dei suoi collaboratori. A cominciare dall'allenatore, Pepe Marti, che lo segue dal 2007. Di recente è stato chiamato in causa da Floyd Landis, unico vincitore del Tour a perdere il titolo per doping (nel 2006). Landis avrebbe raccontato agli inquirenti americani di aver accettato l'ormone della crescita da Marti, all'epoca allenatore della US Postal.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ha ragione Contador...
RispondiEliminaè un campione nello sport e nella vita e questo da fastidio a molti.
E' un grande.
Wada, Tas........mi vien da ridere
sono solo capaci di rovinare persone e campioni
e poi scusate dal 21 luglio 2010 non sono ancora stati capaci di una decisione, c'è qualcosa di poco certo e poco chiaro.
Basta con questi megalomani della salute dei corridori....