venerdì 17 settembre 2010

Montana Fishbourne e Batman salveranno il porno?


Chi salverà il porno?
Per ora posso dirvi con certezza chi non lo salverà: il Papa, lo Stato e i Segaioli.
Sicuramente il Papa Spaziale non pronuncerà molte omelie in favore di quei poveri lavoratori, senza nemmeno la cassa(dis)integrazione che malauguratamente hanno scelto un'onesta carriera nel mondo dell'intrattenimento audio video per adulti. E non sto parlando di attori, produttori e registi, ma di tutta la bassa manovalanza che serve a fare bene qualsiasi tipo di film: truccatori, elettricisti, tecnici audio e via dicendo.
Per quanto riguarda lo Stato, (uno a caso e non sempre quello in cui malauguratamente vivo) non mi è ancora giunta la voce di un governo tanto illuminato da sorreggere esplicitamente questo tipo di industria, e per citare un esempio (questa volta tutto italiano) basta andare qui e vedere il polverone che si è alzato a Bolzano per un cineforum erotico, o le recenti richieste ignorate di Larry Flint al Congresso Americano.
Ultima categoria i Segaioli: ormai il porno ce lo abbiamo gratis, in quantità industriale, a portata di mouse. Perché mai pagarlo? E' vero abbiamo ricevuto tanto da questo mondo patinato, ma tanto abbiamo anche dato, quindi siamo in diritto di non farci scrupoli di coscienza ogni volta che ci fiondiamo su youporn.
Ed eccolo qua il nervo scoperto: Internet. Lo streaming e lo sharing stanno progressivamente demolendo un'industria che non solo è resistita a molti scossoni, ma che è stata la dinamo per la diffusione e lo sviluppo di molte nuove tecnologie nel mondo dei media, compresa la Rete. La pornografia, proprio come tutto il resto del mercato culturale, nel momento di sua massima diffusione, non riesce guadagnarci una pippata di tabacco, anzi, per contrappasso, produrre nuovo materiale non fa altro che inflazionare un mercato già saturo.
E allora? Che fare? Il porno è destinato ad estinguersi?
Beh questo è certo, dato che, in parole povere, tutti i video che ci sono in giro basterebbero per masturbarci nei secoli dei secoli. Ma il decesso può essere molto più lento del previsto.
Ed ecco qui svelato chi salverà il porno.
Montana Fishburne, la figlia di Laurence Fishbourne, il Morpheus di Matrix, ha recentemente recitato in un bellissimo film della Vivid, la Sony del porno per chi non lo sapesse. Si, si, la signorina si è fatta violare le grazie a favor di cinepresa. E lo ha fatto solo per raggiungere il successo nel mondo dei media, ben consapevole della carriera di Paris Hilton e di Kim Kardashian. L'intervista completa la potete trovare qui con tanto di reazioni da parte del papino, cachet per la prestazione e una rassicurante conferma: nessuno fino ad Agosto sapeva nulla di lei, ma ora è famosa, ancora più ricca e si trova a valutare copioni (non porno) per la tv e il cinema.
Ma l'edificante finale di tutto ciò è che non è stata solo lei a guadagnarci, ma l'intero settore ha trovato una vena d'oro da sfruttare: Vivid Enterteinment infatti si è ritrovata per le mani non solo il blockbuster per adulti dell'anno, ma molto probabilmente uno dei titoli più venduti della sua storia. Ora il successo dell'iniziativa ha inaugurato una nuova frontiera per questo business. Il patron della Vivid, Steven Hirsch, che ha lanciato sul mercato il "video di nozze" di Pamela Anderson e quello "di fidanzamento" di Paris Hilton e di Kim Kardashian, da tempo si barcamena sulle potenzialità di questo genere e ora, con Montana, sembra aver realizzato il suo sogno, dato che larga parte degli incassi non andranno in spese legali. In più il pubblico a cui si rivolgono titoli di questo tipo è finalmente trasversale, molto più ampio e curioso. Anzi talmente curioso da superare la velocità da gossip internettiano.
Il prossimo titolo acquisito riguarderà le performance private di Kendra Wilkinson, una delle conigliette preferite da Hugh Hefner, nonché starlette televisiva abbastanza nota oltreoceano. Ma girano anche voci su Heidi Montag. La lista però potrebbe allungarsi sempre più, data la strategia molto aggressiva che Vivid sta utilizzando sia per mettere le mani sui filmini privati delle celebrità sia corteggiando star che mezza America vorrebbe veder scopare: valga su tutte quel milione di dollari per l'ingaggio di Miss California Carrie Prejean. Ma Hirsch ha lanciato invitanti segnali a tutto il mondo dei Reality, della TV e di tutte quelle bonazze volenterose con una fama a corto raggio.
E a proposito di celebrità che incuriosiscono le fantasie piccanti del grande pubblico, il secondo titolo a marchio Vivid più venduto dell'anno è "Batman XXX: A Porn Parody", ed è proprio quello che vi aspettate: un film porno basato sui personaggi e le ambientazioni della serie degli anni '60. Il film ha avuto talmente tanto successo che è già in lavorazione Superman XXX, un vero e proprio colossal ispirato ai film degli anni '80. Insomma che siano vere o finte le star mediatica hanno dato quell'impulso al mercato che il porno stava cercando da un paio d'anni. Le implicazioni, anche sociali, del fenomeno le valuteremo tra qualche tempo: intanto trovo molto ironico il come sia stato palesato il fatto di doverla dar via per far strada nel mondo dello spettacolo. E intanto pensate all'Italia: quanti soldi farebbe una divisione Vivid Belpaese?

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