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lunedì 16 agosto 2010

Thanks Juggalos!


Hanno tentato di linciare Tila Tequila, questo il resoconto preso da

www.myfoxatlanta.com
in inglese, of course, ma per invogliarvi a tradurre, prima c'è anche un piccolo resoconto tratto da
www.corriere.it

LOS ANGELES - Tila Tequila è stata aggredita mentre era sul palco a Chicago, durante il festival Gathering at Juggalos, e ha dovuto essere medicata.

Il suo portavoce ha detto a E!Online che l'attacco è stato terribile e che c'é stata una denuncia. Parte del pubblico ha iniziato a tirarle oggetti durante la sua esibizione.

'Dei ragazzi mi tiravano delle pietre enormi, bottiglie di birra che mi hanno tagliato l'occhio, mi hanno quasi bruciato i capelli con i petardi e mi hanno perfino tirato escrementi" ha detto la starlette al sito Tmz.

Tila Tequila Attacked at Juggalos Music Festival

(NewsCore) - A sheriff in the Illinois county where online star Tila Tequila was pelted with feces, rocks, glass, and fireworks while performing at the Gathering of the Juggalos music festival said “things got out of hand” at the event, TMZ reported Sunday.

Hardin County Sheriff Tom Seiner said deputies were already on the scene at the Gathering in Cave-in-Rock, Ill., due to reports of a stabbing when Tequila, 28, took the stage.

Recounting the Saturday incident to TMZ, Tequila wrote, “DUDES were throwing HUGE STONE ROCKS in my face, beer bottles that slit my eye open, almost burnt my hair on fire cuz they threw firecrackers on stage.”

Seiner said Tequila, who became a star on MySpace, also complained that feces were thrown while she performed.

When Tequila left the stage with her bodyguard and other security personnel, she said a large crowd of people followed them to her trailer, surrounded it and broke the trailer’s windows.

Seiner said officers will be checking YouTube for videos of the event in the coming days to see if there is video of the attacks on Tequila, but said it is difficult to identify perpetrators in a crowd of thousands. He called the Gathering of the Juggalos a "nightmare."

TMZ on Sunday posted a 12-second video clip of Tequila's performance. In the video, one audience member is seen trying to get on stage before getting thrown off by security. Moments later, items start flying from the audience towards Tequila.

In the video Tequila is heard screaming, "I ain't going nowhere!" while she performed on stage.

Comedian Tom Green came on stage to try to diffuse the situation but the crowd continued to hurl objects at Tequila.

Tequila said Saturday that she would sue the organizers of the Gathering. “Pretty soon the owners who run the Juggalos will be bankrupt,” she wrote on Twitter. “My attorney Alan is already on it. This is disgusting behavior from men.”

The Gathering of the Juggalos is an annual music and wrestling festival organized by the Michigan rap group Insane Clown Posse (ICP). This year’s Gathering lineup featured Lil’ Kim, Naughty by Nature, comedians Tom Green and Gallagher, porn actor Ron Jeremy and many others, in addition to ICP and Tequila.

Devoted ICP fans are known as Juggalos, and often wear clown makeup in imitation of members Violent J and Shaggy 2 Dope.

Juggalos have been classified as a gang in at least four U.S. states, though fans claim Juggalos are a “family” and not involved in organized gang activity.

martedì 18 maggio 2010

Spegnamo la televisione... per sempre!

Lo lancia facebook e io mi aggrego... il 12 giugno spegnamo la tv e vediamo cosa capita!

fonte: www.trendystyle.it e

Il 12 giugno, spegnere la tv per protesta.

Il dibattito sulla qualità della televisione italiana non è nuovo né, sicuramente, giungerà presto a una conclusione.

Quasi ogni giorno capita di imbattersi, sugli stessi canali televisivi, sui giornali o anche sul web, in articoli, servizi e forum relativi alla ‘natura’ dei programmi che vanno in onda sulle emittenti italiane (ormai, grazie al satellite e al digitale, ce ne sono moltissime, e il loro numero è destinato a crescere).

La sensazione è che la tv italiana abbia subito, negli ultimi tempi, un notevole abbassamento della qualità nei suoi valori medi. Questo significa che, se da un lato è ancora possibile trovare prodotti con alti standard qualitativi, dall’altro sono in costante aumento i programmi considerati ‘trash’ o comunque non di alto pregio.
Per protestare contro la tendenza della tv italiana a mandare in onda trasmissioni sempre più vuote e volgari, su Facebook è nata l’iniziativa ‘No tv day’, che esorta i telespettatori a non accendere il proprio televisore durante l’intera giornata del 12 giugno 2010.
Secondo i promotori del ‘No tv day’, la scelta di non accendere la tv è “l’unico modo che ci rimane per far sentire la nostra protesta”, dato che “se la risposta sarà veramente importante, vedremo chi spenderà soldi per trasmettere la propria pubblicità il 12 giugno”.
Sulla pagina di FB del gruppo ‘Anche io ho smesso di guardare la tv’, a cui si ricollega in maniera diretta il ‘No tv day’, si parla della tv come di “un mezzo di disinformazione. Programmi spazzatura, personaggi privi di ogni correttezza si rimbalzano da un salotto all'altro seguendo copioni di autori imbarazzanti”.
Per questo motivo, gli organizzatori del ‘No tv day’ sottolineano che “l’unico modo che abbiamo noi spettatori di protestare contro questa tv è non guardarla. Far cadere a picco gli ascolti e rivendicare trasmissioni di qualità di approfondimento vero, imparziali e prive di volgarità al servizio dello spettacolo. Non ci sembrano richieste eccessive ma soltanto un messaggio semplice e diretto verso chi fa ogni giorno televisione, verso autori e direttori delle reti”.
Ma una volta spento il televisore, cosa si può fare il 12 giugno? I promotori del ‘No tv day’ danno il seguente suggerimento: “In questa data sfruttiamo parchi, piste ciclabili e spazi aperti per passare la nostra giornata con la nostra famiglia o i nostri amici”.

Fonte televisionando.it

Rimbalza da Facebook un’iniziativa che vuole smuovere gli animi degli ’strateghi’ del palinsesto della tv generalista italiana: per protestare contro una tv sempre più trash e vuota è stato proclamato per il prossimo 12 giugno uno Sciopero dei Telespettatori, un No Tv Day per far sentire la propria ‘voce’ attraverso il crollo degli ascolti e conseguente crollo dei rientri per gli investitori pubblicitari. Certo, un giorno non vale una stagione ma potrebbe essere già un inizio.


“E’ superfluo dire il perchè vogliamo per un giorno tenere spenta la tv. E’ superfluo ogni tentativo di provare a guardare la tv“: così esordiscono gli organizzatori del No Tv Day dalla loro pagina di Facebook, che fanno capo al gruppo Anche io ho smesso di vedere la tv che conta circa 1330 fans. Per ovvi motivi non ne facciamo parte, ma ci sembra comunque una forma legittima e pacifica di protesta per ‘ribellarsi’ a una tv sempre meno propositiva e sempre più schiacciata sul già visto (di cui i cloni Mediaset sono l’ultima forma di epifenomeno), sul trash, sulla maleducazione sfoggiata con orgoglio.

“L’unico modo che abbiamo noi spettatori di protestare contro questa tv è non guardarla. Far cadere a picco gli ascolti e rivendicare trasmissioni di qualità di approfondimento vero, imparziali e prive di volgarità al servizio dello spettacolo. Non ci sembrano richieste eccessive ma soltanto un messaggio semplice e diretto verso chi fa ogni giorno televisione, verso autori e direttori delle reti. In questa data sfruttiamo parchi, piste ciclabili e spazi aperti per passare la nostra giornata con la nostra famiglia o i nostri amici“: continua così la motivazione degli organizzatori. Chissà se andrà in porto: noi ne seguiremo gli sviluppi.