giovedì 30 settembre 2010

Tutti fatti come matti!


E alla fine hanno beccato pure lui, Contador. Positivo all'ultimo tour... ma fa ancora notizia? Cacchio quest'anno frenava in salita!
Comunque voglio dargli il beneficio del dubbio ed ecco le sue motivazioni alle quali per ora nessuno ha dato smentita...

Da ansa.it


In una affollata conferenza stampa nel suo paese natale di Pinto, vicino a Madrid, Alberto Contador ha negato oggi di avere assunto volontariamente il clenbuterolo, affermando di essere "vittima di una intossicazione alimentare" per avere mangiato il 20 luglio della carne che gli era stata portata dalla Spagna durante il Tour di Francia. Il triplo vincitore del Tour si è detto vittima di "un errore". Ha spiegato di averne parlato già il 26 luglio con rappresentanti dell'Unione ciclistica internazionale. "La stessa Uci ha affermato che era un caso di intossicazione alimentare, di cui sono stato vittima" ha detto ai giornalisti.

Contador ha detto di poter parlare a "testa alta" e la "verità davanti", convinto della propria innocenza. "Non mi preoccupa che qualcuno metta in dubbio la mia vittoria del Tour - ha assicurato - perché so quel che ho fatto". "La sostanza rilevata - ha aggiunto - non aumenta significativamente il rendimento, non è significativa per migliorare la condizione fisica". E' stato trovato, ha sottolineato, "una milionesima parte" di clenbuterolo, "0,000 0000 05 grammi al millilitro". "Inoltre, ha detto ancora, "é una quantità talmente minima che è impossibile somministrarla, salvo in caso di contaminazione alimentare". Il ciclista spagnolo ha ribadito "alto e chiaro" di essere vittima "di un chiaro caso di contaminazione alimentare". Ha detto che il "filetto di carne" era stato portato dalla Spagna il 20 luglio dall'organizzatore della Vuelta in Castiglia e Leon: "Il cuoco gli aveva chiesto di portare della buona carne". Contador ha precisato di essere stato informato già il 24 agosto dei dubbi suscitati dai risultati delle analisi e di averne parlato con l'Uci due giorni dopo, il 26 agosto, per "dare la mia versione". "Voglio sperare che si possa risolvere bene questo caso", ha detto il ciclista, sottolineando che, essendo leader della corsa, in quei giorni era sottoposto a controlli quotidiani realizzati dallo stesso laboratorio. E questi indicano che la sostanza era scesa drasticamente un giorno dopo e scomparsa l'indomani.
CONTADOR, 3 TOUR E LATO OSCURO OPERACION PUERTO - C'è un lato oscuro all'inizio della carriera agonistica di Alberto Contador, che il campione castigliano era riuscito a far dimenticare con le vittorie a ripetizione nel Tour de France - tre, nel 2007, 2009 e 2010 - fino alla sospetta contaminazione da clenbuterolo, emersa oggi. Ripresosi da un delicato intervento per la rimozione di un edema cerebrale (2004), nel 2006 Contador rischia di essere trascinato nel gorgo dell'Operacion Puerto, che aveva portato all'arresto di Manolo Saiz, direttore sportivo della Liberty Seguros. In un primo tempo il suo nome compare nella vicenda di doping a base di autoemotrasfusioni, ma ne esce ben presto e, dopo un'audizione davanti al giudice Antonio Serrano, responsabile dell'inchiesta, Contador è scagionato. Passa alla Discovery Channel (ex formazione di Lance Armstrong) e l'anno successivo può prendere il via al Tour de France. Contador è il solo che sulle salite riesce a tenere testa allo scalatore danese Michael Rasmussen, che però finisce escluso, sospettato di aver mentito sui luoghi dove si allenava per sfuggire ai controlli antidoping. Lo spagnolo vince il suo primo Tour a 24 anni. L'anno dopo è all'Astana, che però non viene invitata al Tour. Contador si consola con Giro d'Italia e Vuelta. Nel 2009 deve coabitare con Armstrong, tornato alle gare. Una presenza 'ingombrante', ma il giovane ciclista esce vincente dal confronto, sia sotto l'aspetto mentale che fisico. La sua cavalcata al Tour suscita le perplessità dell'ex campione americano Greg LeMond. Ma la sua regolarità ai più alti livelli, proseguita nel 2010, accompagnata da una gestione oculata della corsa, finiscono per dissipare voci e sospetti. Anche perché deve faticare non poco per mettersi alle spalle Andy Schleck, sconfitto di appena 39 secondi. Ad alimentare il lato oscuro di Contador ha contribuito la scarsa confidenza che concede al di fuori del ristrettissimo circolo dei suoi collaboratori. A cominciare dall'allenatore, Pepe Marti, che lo segue dal 2007. Di recente è stato chiamato in causa da Floyd Landis, unico vincitore del Tour a perdere il titolo per doping (nel 2006). Landis avrebbe raccontato agli inquirenti americani di aver accettato l'ormone della crescita da Marti, all'epoca allenatore della US Postal.

venerdì 24 settembre 2010

Oggi c'è il Clandestino Day


Cercate la vostra città e partecipate!!!

Da Rassegna.it;

Oltre cinquanta città di Italia unite per una giornata contro il razzismo. E' il "Clandestino Day" di venerdì 24 settembre, promosso dal settimanale Carta, che vede la partecipazione di circa trecento organizzazioni. Si tengono dibattiti, proiezioni, concerti, cene, partite di pallone, manifestazioni, presidi, presentazioni di libri. L'appuntamento, giunto al secondo anno, ha come denominatore comune l'antirazzismo: cortei e presidi si svolgono contro i Cie a Rovigo, Genova, Firenze, Cagliari e Padova, a Roma sono annunciate "azioni clandestine" in diversi punti della città.

Veneto, scattano manifestazioni contro i Cie
Tra le regioni più attive c’è il Veneto. A Rovigo il Coordinamento No Cie sta organizzando una manifestazione contro i Cie in Italia e il nuovo Cie di Zelo. Appuntamento alle 17 in piazza Matteotti. In contemporanea, in tutta la Regione verrà divulgato l’appello delle associazioni sul Cie polesano. Alle 18, corteo lungo il corso e per le vie del centro verso piazza D’Armi, da cui i partecipanti partiranno alla volta di Ceneselli. Una delegazione di alcune macchine formerà una piccola carovana, che percorrerà vari comuni fino a Zelo e Ceneselli.

Vicenza, il presidio permanente No Dal Molin, La Fabbrica di Nichi, l’Unione immigrati, Arciragazzi Vicenza e la Cgil organizzano un’iniziativa al Caffè del Sole (via Colombo 41). Alle 19,30 ci sarà un momento di "informazione dal basso e questioni migranti" con Silvia Pellizzari, responsabile comunicazione in rete fabbriche di Nichi. A Padova per tutto il giorno volantinaggi davanti alle scuole. Alla 16 parte davanti alla prefettura la manifestazione contro la costruzione del Cie a Rovigo, con microfono aperto per le storie di clandestinità e rappresentazioni teatrali. La Cgil cittadina indice un fitto programma di assemblee nei luoghi di lavoro.

Lombardia, iniziative da Milano a Varese
A Milano il comitato Abba organizza in piazza Selinunte, nel cuore del quartiere San Siro, "Non dimenticare Abba, ferma il razzismo" il 24 e 25 settembre. Il 24 dalle 16 montaggio degli stand, allestimento della piazza. Dalle 18 presentazione del video Non rubateci il futuro, con la partecipazione di Retescuole, precari della scuola e maestre. Il 25 sono previste attività interculturali per i bambini, fino alle 15 quando inizierà un gioco di ruolo.

Varese, il coordinamento migranti e comunità straniere (con l’aiuto di sindacati e singoli cittadini) promuove una staffetta contro il razzismo, che per tutto il giorno coinvolgerà le scuole superiori. Poi "Il gioco del clandestino", fatto con pedine umane in Piazza Podestà. A Monza si svolge la mostra fotografica "Face to Face" contro il razzismo.

Emilia Romagna, lavagne in piazza a Parma
A Parma l’associazione Migrazioni organizza nel quartiere "Lavagne in piazza", lezioni di italiano all’aperto con cibi etnici preparati dagli studenti. Ci sarà poi una cena pakistana fra migranti e clandestini per una nuova cittadinanza. Teatro di strada a cura di migranti e italiani, sul tema "i migranti sono una risorsa".

Reggio Emilia, presidio in piazza Prampolini contro il reato di clandestinità e i 207 immigrati denunciati a Reggio dopo la sanatoria di colf e badanti nel 2009. A Bologna una trentina di organizzazioni promuovono l’iniziativa “Noi non respingiamo”: per tutta la città tanti incontri e proiezioni, dal coumentario In Between. Nove sguardi sulla scena europea a Rosarno. Il tempo delle arance, con il reading del collettivo Wu Ming intitolato Cosa fa paura ai padroni.

Dalla Toscana una richiesta: chiudere tutti i Cie
Firenze. Il 25 settembre dalle 15 alle 24 si svolgerà in piazza Santo Spirito un’iniziativa contro i Cie. Partecipano il movimento ToscanaNoCie, associazioni del movimento antirazzista e la Rete antirazzista fiorentina. Partirà la raccolta di firme in tutta la regione contro qualunque ipotesi di Cie in Toscana e in tutto il paese. A Massa Carrara domenica 26 settembre ore 16, conferenza-dibattitto di Marco Rovelli dal titolo: "La presenza del clandestino nella società e nell’economia italiana". Per le scuole di Cecina sabato 25 si proietta Welcome, il film di Philippe Lioret sul tema dell’integrazione.

Lazio, a Roma documentari e teatro all’aperto
Tantissime iniziative nella Capitale. A Roma Carta torna a scuola e presenta il documentario di Margine operativo Non rubateci il futuro, alla scuola Iqbal Masih (ore 17.30). "Viva La Terra onlus" organizza al Parco della Cellulosa un incontro. Alle 19 aperitivo di benvenuto e presentazione dell’iniziativa. Alle 19.30 proiezione del film U Stisso Sangu – Storie più a Sud di Tunisi, segue videoconferenza e riflessioni con l’autore Francesco Di Martino.

Il centro sociale Spartaco presenta in largo Appio Claudio lo spettacolo teatrale "Madama Cie incontra Roma Meticcia" alle 19, con musiche di Assalti Frontali. In zona San Paolo c’è l’incontro "Vite clandestine. Rom e sinti a Roma". Interviene Marco Brazzoduro, docente di Politica sociale e sociologia economica alla Sapienza di Roma. Ci saranno le testimonianze di Daniela Dobre, mediatrice culturale romena, Emil Costache, mediatore culturale rom – Casa dei Diritti Sociali, Marco Birrozzi di Arci Solidarietà.

Queste alcune iniziative, ma tutte le Regioni italiane e molte città più piccole sono coinvolte. Dalla Campania alle Marche, dalla Puglia alla Sicilia fino alla Sardegna, il programma delle iniziative – in continuo aggiornamento – si può consultare sul sito di Carta.

venerdì 17 settembre 2010

Montana Fishbourne e Batman salveranno il porno?


Chi salverà il porno?
Per ora posso dirvi con certezza chi non lo salverà: il Papa, lo Stato e i Segaioli.
Sicuramente il Papa Spaziale non pronuncerà molte omelie in favore di quei poveri lavoratori, senza nemmeno la cassa(dis)integrazione che malauguratamente hanno scelto un'onesta carriera nel mondo dell'intrattenimento audio video per adulti. E non sto parlando di attori, produttori e registi, ma di tutta la bassa manovalanza che serve a fare bene qualsiasi tipo di film: truccatori, elettricisti, tecnici audio e via dicendo.
Per quanto riguarda lo Stato, (uno a caso e non sempre quello in cui malauguratamente vivo) non mi è ancora giunta la voce di un governo tanto illuminato da sorreggere esplicitamente questo tipo di industria, e per citare un esempio (questa volta tutto italiano) basta andare qui e vedere il polverone che si è alzato a Bolzano per un cineforum erotico, o le recenti richieste ignorate di Larry Flint al Congresso Americano.
Ultima categoria i Segaioli: ormai il porno ce lo abbiamo gratis, in quantità industriale, a portata di mouse. Perché mai pagarlo? E' vero abbiamo ricevuto tanto da questo mondo patinato, ma tanto abbiamo anche dato, quindi siamo in diritto di non farci scrupoli di coscienza ogni volta che ci fiondiamo su youporn.
Ed eccolo qua il nervo scoperto: Internet. Lo streaming e lo sharing stanno progressivamente demolendo un'industria che non solo è resistita a molti scossoni, ma che è stata la dinamo per la diffusione e lo sviluppo di molte nuove tecnologie nel mondo dei media, compresa la Rete. La pornografia, proprio come tutto il resto del mercato culturale, nel momento di sua massima diffusione, non riesce guadagnarci una pippata di tabacco, anzi, per contrappasso, produrre nuovo materiale non fa altro che inflazionare un mercato già saturo.
E allora? Che fare? Il porno è destinato ad estinguersi?
Beh questo è certo, dato che, in parole povere, tutti i video che ci sono in giro basterebbero per masturbarci nei secoli dei secoli. Ma il decesso può essere molto più lento del previsto.
Ed ecco qui svelato chi salverà il porno.
Montana Fishburne, la figlia di Laurence Fishbourne, il Morpheus di Matrix, ha recentemente recitato in un bellissimo film della Vivid, la Sony del porno per chi non lo sapesse. Si, si, la signorina si è fatta violare le grazie a favor di cinepresa. E lo ha fatto solo per raggiungere il successo nel mondo dei media, ben consapevole della carriera di Paris Hilton e di Kim Kardashian. L'intervista completa la potete trovare qui con tanto di reazioni da parte del papino, cachet per la prestazione e una rassicurante conferma: nessuno fino ad Agosto sapeva nulla di lei, ma ora è famosa, ancora più ricca e si trova a valutare copioni (non porno) per la tv e il cinema.
Ma l'edificante finale di tutto ciò è che non è stata solo lei a guadagnarci, ma l'intero settore ha trovato una vena d'oro da sfruttare: Vivid Enterteinment infatti si è ritrovata per le mani non solo il blockbuster per adulti dell'anno, ma molto probabilmente uno dei titoli più venduti della sua storia. Ora il successo dell'iniziativa ha inaugurato una nuova frontiera per questo business. Il patron della Vivid, Steven Hirsch, che ha lanciato sul mercato il "video di nozze" di Pamela Anderson e quello "di fidanzamento" di Paris Hilton e di Kim Kardashian, da tempo si barcamena sulle potenzialità di questo genere e ora, con Montana, sembra aver realizzato il suo sogno, dato che larga parte degli incassi non andranno in spese legali. In più il pubblico a cui si rivolgono titoli di questo tipo è finalmente trasversale, molto più ampio e curioso. Anzi talmente curioso da superare la velocità da gossip internettiano.
Il prossimo titolo acquisito riguarderà le performance private di Kendra Wilkinson, una delle conigliette preferite da Hugh Hefner, nonché starlette televisiva abbastanza nota oltreoceano. Ma girano anche voci su Heidi Montag. La lista però potrebbe allungarsi sempre più, data la strategia molto aggressiva che Vivid sta utilizzando sia per mettere le mani sui filmini privati delle celebrità sia corteggiando star che mezza America vorrebbe veder scopare: valga su tutte quel milione di dollari per l'ingaggio di Miss California Carrie Prejean. Ma Hirsch ha lanciato invitanti segnali a tutto il mondo dei Reality, della TV e di tutte quelle bonazze volenterose con una fama a corto raggio.
E a proposito di celebrità che incuriosiscono le fantasie piccanti del grande pubblico, il secondo titolo a marchio Vivid più venduto dell'anno è "Batman XXX: A Porn Parody", ed è proprio quello che vi aspettate: un film porno basato sui personaggi e le ambientazioni della serie degli anni '60. Il film ha avuto talmente tanto successo che è già in lavorazione Superman XXX, un vero e proprio colossal ispirato ai film degli anni '80. Insomma che siano vere o finte le star mediatica hanno dato quell'impulso al mercato che il porno stava cercando da un paio d'anni. Le implicazioni, anche sociali, del fenomeno le valuteremo tra qualche tempo: intanto trovo molto ironico il come sia stato palesato il fatto di doverla dar via per far strada nel mondo dello spettacolo. E intanto pensate all'Italia: quanti soldi farebbe una divisione Vivid Belpaese?

sabato 11 settembre 2010

Ecco il Toto-Leone D'Oro



Il Dottr Fumanchu ha già abbondantemente espresso i suoi pronostici, senza bisogno di vedere alcuna pellicola, quindi oggi rimarrà imparziale...
però ecco i pronostici di Cinematografo.it

A meno di 24 ore dalla cerimonia di premiazione, come sempre ci sbizzarriamo in un TotoLeone mai come quest'anno dalle difficili sfumature: in primo luogo per la qualità medio-alta del Concorso, in secondo luogo per la variabile Tarantino, presidente di Giuria sui generis. Proprio per questo, al netto di ogni smentita (e sperando di avere il tempo domani di cambiare in corsa i pronostici...), azzardiamo un primo, ipotetico palmares, partendo dal più eloquente dei messaggi d'amore, quello che Quentin ha inviato all'amico Takashi Miike, in gara con 13 assassins, visto una volta e mezza dal Presidente di Giuria e, a quanto pare, adorato anche da uno dei giurati italiani, Luca Guadagnino. Ammesso sia questo il Leone d'Oro dell'edizione 67 della Mostra, ma senza dimenticare le possibilità dello spagnolo Balada triste de trompeta di Alex de la Iglesia (sarebbe la prima volta, proprio come ai Mondiali di Calcio, che la Spagna si aggiudica il premio più ambito...), si fanno sempre più insistenti le voci di un ritorno al Lido di Sofia Coppola, regista di Somewhere, film che probabilmente potrebbe ottenere il Leone d'Argento per la Regia. Mai come quest'anno, poi, la lotta per la Coppa Volpi (maschile e femminile) è a dir poco ardua e, come sempre, bisogna ragionare per incastro, ricordando che il regolamento del Festival prevede un solo premio per ogni film in gara: così la Catherine Deneuve di Potiche potrebbe "accontentarsi" del Premio della Giuria al film di Ozon, lasciando campo libero alla nostra Alba Rohrwacher de La solitudine dei numeri primi, mentre sul fronte maschile (e il passaggio del film quest'oggi potrebbe essere un indizio...) a spuntarla potrebbe essere il Paul Giamatti de La versione di Barney. Ma attenzione anche a Vincent Gallo - ancora al Lido perché oggi passava il suo corto The Agent - che tra un "cicchetto" (la trattoria a menu fisso 13 euro dove si reca ormai da cinque sere consecutive...) e l'altro, potrebbe dire la sua grazie all'interpretazione radicale di Essential Killing, muto dall'inizio alla fine del film per Jerzy Skolimowski. Per quello che riguarda il premio Marcello Mastroianni per l'attore emergente, infine, la lotta si restringe tra la piccola Elle Fanning di Somewhere e l'esplosiva Venere nera di Abdel Kechiche, Yahima Torrès. E tutti gli altri? Li trovate qui a destra, sono quelli che abbiamo amato di più... E per i quali continuiamo a fare il tifo.

e di adnkronos.it
Quando mancano solo tre giorni alla fine del concorso della Mostra del cinema di Venezia, la critica sembra aver decisamente gradito i film in cartellone. Per i critici online al comando del toto-Leoni ci sono 'Potiche' e 'Silent Souls', per la carta stampata 'Noi Credevamo' e 'Post Mortem'.

Più di 40 tra le principali webzine presenti ai festival con i loro inviati votano giorno dopo giorno i film in concorso, eleggendo alla fine il migliore, che si aggiudicherà il Mouse d'Oro, il premio della critica online nato nel 2009 su idea del sito Hideout.it, Ad oggi 11 film su 18 sono promossi a pieni voti. In testa al momento "Potiche" di Ozon (media 7.5), segue "Silent Souls" del russo Fedorchenko (7.4), e "Detective Dee and the Mystery of Phantom Flame" di Hark Tsui (media 7,3). Viaggiano attorno al 6 "Norwegian Wood", "La pecora nera", "Noi credevamo" e "Attenberg". Bocciati solamente "Miral", "Happy Few" e "Promises Written in Water" (media 3.2).

Molto alti complessivamente anche i voti che i critici della carta stampata assegnano ogni giorno su Venews, il daily della Mostra: "Noi credevamo" di Martone viaggia tra le 5 e 4 stelline in compagna del cileno "Post Mortem". Ottimi voti anche per il russo "Silent Souls" (media 4 stelline), il film sorpresa "The Ditch"(media 3 stelline e mezzo), "Essential Killing" (media 3 stelline e mezzo) e "Meek's Cutoff" (media 3 stelline). Per Repubblica "La Passione" di Mazzacurati e "Post Mortem" di Larrain ottengono 5 stelline su 5. Per Il Corriere della Sera il massimo dei voti va a ben 3 film "Post Mortem", "The Ditch" e "Silent Souls". Per la Stampa il capolavoro della Mostra è "Potiche", per il Messaggero e L'Unità "Noi Credevamo", il Foglio assegna invece il massimo dei voti a "Balada triste de trompeta" e "Potiche", mentre per il Manifesto il punteggio pieno va 6 film.

E all'appello mancano ancora 6 film del concorso, compresi gli attesissimi "Road to Nowhere" di Monte Helmann, "Barney's Version" Richard J. Lewis e l'ultimo dei film italiani in gara, "La solutidine dei numeri primi" diretto da Saverio Costanzo e tratto dall'omonimo romanzo bestseller di Paolo Giordano. M per conoscere i gusti della giuria presieduta da Tarantino e composta da Guillermo Arriaga, Ingeborga Dapkunaite, Arnaud Desplechin, Danny Elfman, Luca Guadagnino e Gabriele Salvatores, bisognerà invece aspettare la cerimonia di premiazione dell'11 settembre.

Sono aperte le scommesse!

lunedì 6 settembre 2010

Attenta Tatangelo...


da Leggo.it

Per Abbey Johnston e Lisa Parker, teenager di Leamington, vicino Coventry (Gran Bretagna), dimenticare l'esibizione ai provini della versione d'oltremanica di X Factor non sarà affatto facile. Le due ragazze, 17 e 18 anni, definite "le concorrenti con l'atteggiamento peggiore di sempre" dal guru e giudice del talent Simon Cowell, sono diventate infatti il bersaglio del pubblico ancora prima di cantare. Le immagini sono state trasmesse ieri sera durante la terza puntata di X Factor.
Appena salite sul palco, Lisa si rivolge al giudice Louis Walsh, rivelandogli che Abbey impazzisse per lui. "Lei la ritiene interessante, anche se è vecchio", dice Lisa, scatenando l'ira dell'amica ma anche del pubblico, che inizia a prenderle di mira con i 'boo'. "Perché ridete? Piantatela, state zitti", urla la ragazza, in preda al panico, prima di abbandonare il palco. Dopo pochi secondi, le due tornano on stage per far sentire finalmente la loro voce, ma l'esibizione in That's my goal di Shayne Ward è da dimenticare. Sommerse dai fischi, le due smettono di cantare, per subire il rimprovero di Cowell e di Natalie Imbruglia, quarto giudice al posto di Dannii Minogue. "Chi sei tu, posso saperlo?", le ribatte Lisa, ed è la goccia che fa traboccare il vaso: la Imbruglia scoppia a ridere, Abbey prende l'amica e la trascina fuori, non prima di colpirla con una gomitata in pieno volto, lasciando pubblico e giudici letteralmente esterrefatti. "Ma ho visto bene? L'ha colpita in faccia?", esclama incredula Cheryl Cole. Le due hanno poi continuato a litigare anche dietro le quinte, dove hanno ricevuto anche un messaggio dai quattro giudici: i loro erano quattro 'no'. Chissà perché.

Boxe, che strepitoso week end


Arriva il freddo, comincia ad arrivare anche la grande boxe! In questo fine settimana se le sono date di santa ragione, con difese mondiali e conquiste di titoli importanti. Per ora i pesi sono ancora leggeri leggeri, ma dato il preambolo, confidiamo in una grande stagione.

Ecco un po' di estratti da boxeringweb.it


Burns contro Martinez, sicuramente il più bell'incontro del weekend per il titolo WBO dei Piuma


Al termine di uno dei più bei match del 2010 il 27enne scozzese Ricky Burns (29-2, 7 K.O.) porta a casa la cintura WBO dei pesi piuma infliggendo la prima sconfitta al portoricano Roman Martinez (24-1-1, 15 K.O.) , suo coetaneo, che era in possesso del titolo. E' stata la vittoria della condizione atletica e di una superiore tecnica pugilistica. Burns è un pugile a cui difetta la potenza, non certo la cifra tecnica nè il cuore, Martinez per contro picchia più duro ma si scompone facilmente ed è calato vistosamente nelle ultime riprese.
Eppure l'inizio è stato quasi drammatico per lo scozzese che dopo aver condotto i primi 2 minuti del match si è ritrovato a terra su un uno due jab sinistro-diretto destro al volto del portoricano che era sì più lento ma che appariva molto più efficace. Burns è stato bravo ad assorbire il colpo, soprattutto psicologicamente, e a risalire poco a poco la corrente muovendosi molto sul ring, partendo per primo e portando con frequenza un bel montante destro al volto quando i due pugili si ritrovavano a corta distanza, colpo di fronte al quale Martinez non trovava contromisure. Terza e quinta ripresa erano molto intense e difficili da aggiudicare perché Martinez, dominato tatticamente nei primi due minuti, riusciva come in altri round a risalire la corrente nell'ultimo. Martinez ha lavorato molto al corpo soprattutto nel 6° round e i frutti si sono visti nel successivo quando Burns è stato preso da un selvaggio gancio sinistro che gli toglieva le gambe costringendolo a una affannosa difesa che lo ha portato sull'orlo della disfatta sotto l'incalzare del portoricano. Lo sforzo però portava Martinez a un primo calo ma nel 9° round ancora una volta Martinez emergeva nel finale mettendo in chiara crisi Burns che assorbiva dei duri ganci al volto appoggiandosi alle corde. Il calo di Martinez era però molto vistoso nel finale, soprattutto nella dodicesima e ultima ripresa quando rischiava l'atterramento sotto i ganci al colto dello sfidante scozzese. Sul nostro cartellino (115-114) era questa la ripresa che dava il titolo a Burns mentre i giudici erano più generosi con un 115-113 e due115-112 a suo favore.
Burns, già sfortunato sfidante europeo anni fa e campione del Commonwealth, non era certo favorito ma è stato sorprendente e si è presentato in una forma impeccabile. Martinez, che aveva conquistato il titolo a Manchester demolendo Nicky Cook ed era alla terza difesa, ha confermato di essere un ottimo combattente ma non di avere la qualità tecnica di alcuni suoi connazionali e soprattutto di essere troppo vulnerabile in difesa.
Una rivincita però sarebbe oltremodo interessante.

Miranda contro Cesaril, primadifesa del titolo WBO pesi mosca

Nell’Arena Solidaridad di Monterrey nel Nuevo León, in Messico, il 30enne messicano Julio Cesar Miranda (33-5-1; 26 ko), ha bellamente difeso per la prima volta il titolo WBO dei pesi mosca, superando per abbandono al 9° round, Miranda_julio_cesaril 34enne colombiano Ronald Ramos (29-9-3; 15 ko).
ll campione ha costantemente dominato e ha inviato Ramos al tappeto nella prima ripresa, grazie ad un destro alla mascella; l'ha poi ferito con un gancio destro alla quinta e ha continuato il proprio dominio nelle successive, costringendo il colombiano all’abbandono al nono round.
Il pugile di casa aveva conquistato la cintura iridata nello scorso mese di Giugno, demolendo in cinque riprese il mancino filippino Richie Mepranum.

Le difese dei titoli mondiali di Romero e Solis

Inquadrati dalle telecamere di Fox Sports, all’interno del suggestivo scenario del Coliseo Olimpico di Guadalajara, in Messico, di scena ben due Campionati del Mondo.
Nei minimosca,il 34enne messicano Omar Nino Romero (30-3-2; 12 ko) ha stupendamente difeso la cintura iridata Wbc, superando il 26enne colombiano Ronald Barrera (27-8-2; 17 ko) per abbandono alla 6^ ripresa. A decidere il match, il ritmo e il numero di colpi portati da Romero, che hanno frastornato Barrera, campione Fecarbox. Si potrebbe dire che il colombiano ha capito poco del combattimento e alla fine, anche se i colpi del messicano non sono quelli che fanno male, il loro numero è stato sufficiente per portare alla conclusione prima del limite.
Più spettacolare il match valido per l’interim Wba dei superpiuma, dove il campione, il 30enne messicano Jorge Solis (40-2-2; 29 ko) ha dato un’autentica lezione di pugilato, pur nella brevità dell’incontro, all' imbattuto 24enne colombiano Francisco Cordero (23-1-0 15KO). “Coloradito” ha chiuso il match alla 6^ ripresa, ma aveva spedito al tappeto lo sfidante una volta per ciascuna delle precedenti riprese. Alla luce di quello che s’è visto, Cordero s’è dimostrato troppo acerbo per un simile incontro.
Sullo stesso ring, in un bel match sulle 10 riprese, il superpiuma messicano Rafael Guzman (26-2-0; 18 ko) ha battuto per kot alla 5° ripresa il connazionale Sergio Lopez (11-2-0; 8 ko). Con questa vittoria, il 24enne Guzman, prosegue il suo cammino di rilancio in chiave continentale, dopo la terrificante sconfitta alla prima ripresa contro Carlo Cardenas, nello scorso Marzo.

In più c'è stata anche la difesa del titolo mondiale IBF dei Welter, anche se Jan Zavek è riuscito a mantenere il titolo, è stata un gran battaglia con Rafal Jackieviccz

giovedì 2 settembre 2010

Quelli che... Roma Ladrona


Dato che da poco Affari Italiani.it ha pubblicato un sondaggio su come la Lega sia il partito più morale in Italia, io faccio la mia riportando 4 episodi esemplari su quelli che Roma ladrona, che la Terronia degli sprechi e vari altri ameni slogan su quanto costa la politica al povero lavoratore del Nord

Al numero 1:
"La tangente del '92"
tangente da 200 milioni da parte della Montedison, per le elezioni del 1992. La tangente è stata versata da Marcello Portesi, che si occupava dei rapporti del gruppo Ferruzzi con la politica, direttamente nelle mani dell'allora tesoriere Alessandro Patelli. Dalla somma deposta in un ufficio della sede milanese del partito, nottetempo sparirono 150 milioni per opera di un non ancora identificato ladro. Nonostante le veementi negazioni iniziali, Bossi fu condannato ad 8 mesi per violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Le parole testuali di Gianfranco Miglio, l'ideologo della Lega, davanti ai giudici furono:"Patelli è stato un martire che si è dovuto prendere la colpa per coprire Bossi. Umberto mi disse: ‘Ho stabilito buoni rapporti con il gruppo Ferruzzi, ci aiuteranno’. Intendeva dire che aveva avuto dei segnali per cui il gruppo Ferruzzi avrebbe versato denaro alla Lega".

Al numero 2
Il "Paradiso di Bossi"
Una cordata di imprenditori leghisti, che guarda un po' sono anche esponenti di primo piano del partito come Maurizio Balocchi, Edouard Ballaman, Stefano Stefani, Giancarlo Pagliarini, Enrico Cavaliere e pure la moglie di Bossi Manuela Marrone, tenta un grosso investimento immobiliare in Croazia, a Salvore. L'obbiettivo è quello di costruire un villaggio turistico, il risultato è un pasticcio ancora insoluto, finito in tribunale per bancarotta fraudolenta e bancarotta patrimoniale semplice, e con la cessione di un casinò croato a dei criminali internazionali. Per quanto i protagonisti cerchino di negarlo, la politica c'entra eccome: per esempio attraverso un conto corrente della Lega Nord, sono transitati 280 milioni nell'ultimo tentativo di tenere a galla la società che stava compiendo l'operazione, la Ceit di Montegrotto.
Per chi ne avesse voglia la storia è raccontata in un articolo di Diario fatto da Gianni Barbacetto e rintracciabile qui e in articoli del gazzettino rintracciabili qui

Al numero 3
"Verso la luna di miele con l'auto blu"
Le auto blu di Ballaman, in uno splendido articolo di Gian Antonio Stella, tratto da Corriere. Il presidente del consiglio regionale del Friuli usava con tale disinvoltura l'auto blu (trasferte meneghine per veder giocare la Padania, firma del rogito per l'acquisto della casa al mare, viaggio all'aeroporto per luna di miele...) da togliersela da solo e farsi rimborsare 3200 euri mensili per l'utilizzo dell'auto propria.

Al numero 4
"Parenti serpenti"
Tra i più noti:

Franco Bossi, fratello del senatur, terza media, gestore di un autoricambi. Scelto come assistente accreditato all'europarlamentare Matteo Salvini nel 2004;

Riccardo Bossi, figlio del primogenito, tuttora incapace di prender laurea e mediocre pilota di rally. Scelto come assistente accreditato all'europarlamentare Francesco Speroni;

Renzo Bossi, figlio di secondo letto del senatur, classe 1988 e storica incapacità nel prendere la maturità, ora è iscritto all'università, all'estero, non si dove, studia economia; candidato ed eletto al consiglio regionale lombardo per ovvi meriti.

Le mogli di Ballman e Balocchi: i due quando erano rispettivamente Questore alla Camera e Sottosegretario agli interni, hanno assunto come assistenti nel proprio ufficio uno la moglie dell'altro, raggirando con semplice genialità la legge che impedisce di assumere i propri parenti.

numero 5
"finanziamenti siciliani"
Durante la puntata di Report del 15 marzo 2009, Milena Gabanelli tira fuori due estratti conto, per una cifra totale che supera i 500 mila euro, versati direttamente dalla Lega Nord sul conto del Movimento per l'Autonomia, il partito per l'autonomia della Sicilia di Raffaele Lombardo, una contraddizione che nessuno ha ancora capito! Il video lo trovate qui

Tanto per non dimenticare.